La commissione nazionale dell'informatica e delle
libertà (Cnil) francese ha incontrato i vertici locali del social network,
dopo la richiesta di chiarimenti avanzata dal governo sulla possibile
diffusione di messaggi privati sui profili pubblici del sito. Che risponde:
"Non c'è stata alcuna violazione", ma Parigi: "le indagini
continueranno"
PARIGI è dura con il social network di Marzi Zuckerberg. Il governo
francese ha intimato oggi alla direzione di Facebook France di
comunicare all'Authority preposta se i messaggi privati di alcuni utenti del
servizio siano stati pubblicati senza alcuna ragione apparente sulla
loro bacheca. Questo nonostante le smentite e le rassicurazioni dell'azienda di
Palo Alto, che non hanno convinto i vertici di Parigi. E neanche le
Borse: il titolo ieri a New York ha perduto il 9%.
"Gli utenti facciano causa". I ministri del Risanamento produttivo Arnaud Montebourg, e dell'Economia digitale, Fleur Pellerin, hanno chiesto spiegazioni esaurienti. Che sembrano non essere arrivate: le motivazioni date da Facebook sulla pubblicazione nella Timeline di chat riservate "non sono molto convincenti" e gli utenti francesi del social network che credono di essere stati lesi nella loro privacy "facciano causa", ha detto Pellerin a seguito della convocazione .Il governo, ha aggiunto Montebourg, presente alla riunione, vuole essere certo che realmente ci sia stato un problema tecnico oppure ci sia stata una violazione della fiducia degli abbonati attraverso la pubblicazione di messaggi privati".
Le piste finora emerse su quanto accaduto, con la diffusione di messaggi privati degli utenti risalenti al 2007-2009, sono quella del possibile guasto tecnico, della modifica improvvisa della configurazione dei dati che ha spiazzato gli utenti, o della violazione della privacy. La Rete, in particolare Twitter, sono stati invasi di messaggi e testimonianze di utenti francesi ma non solo, che si sono detti vittima del fenomeno.
Il social risponde. Facebook ha parlato di panico immotivato: "Un piccolo numero di utenti", ha affermato un portavoce dell'azienda "hanno espresso le loro preoccupazioni per quelli che hanno ritenuto essere, per errore, messaggi privati apparsi sulla loro bacheca. I nostri ingegneri hanno studiato questi casi e hanno constatato che i messaggi erano in realtà vecchi messaggi 'postati' nelle bacheche che sono sempre stati visibili sul profilo degli utenti coinvolti. Facebook dichiara che non c'è stata alcuna violazione della privacy degli utenti".
Il Cnil: "Le indagini continueranno". La Commissione nazionale francese dell'Informatica e delle Libertà (Cnil), comunica l'intenzione di continuare le sue indagini per capire se i messaggi privati sono stati effettivamente pubblicati nelle bacheche degli utenti. "La Cnil", si legge in una nota, "ha ricevuto lungamente i responsabili di Facebook Francia per chiarire le condizioni di diffusione dei messaggi anteriori al 2009 sui profili degli utenti francesi e la portata di questo fenomeno". L'authority riferisce anche di aver preso contatti "con i rappresentanti di Facebook all'estero". "A questo punto dei colloqui - prosegue la Cnil - emerge che delle indagini complementari devono essere condotte per determinare se dei messaggi privati sono stati effettivamente resi pubblici". Per l'authority, "emerge inoltre che la generalizzazione della nuova funzione Timeline, che rende più facilmente accessibili i vecchi messaggi, abbia contribuito alla confusione degli utenti, i quali sono sempre più consapevoli della necessità di tutelare la loro vita privata on-line".
La Cnil ricorda anche di aver "attirato più volte l'attenzione dei social network sull'importanza di una più grande trasparenza. E il recente studio su Facebook condotto dall'autorità irlandese di protezione per conto del G29 (il gruppo delle authority europee) va del resto proprio in questa direzione", conclude l'Authority.
"Gli utenti facciano causa". I ministri del Risanamento produttivo Arnaud Montebourg, e dell'Economia digitale, Fleur Pellerin, hanno chiesto spiegazioni esaurienti. Che sembrano non essere arrivate: le motivazioni date da Facebook sulla pubblicazione nella Timeline di chat riservate "non sono molto convincenti" e gli utenti francesi del social network che credono di essere stati lesi nella loro privacy "facciano causa", ha detto Pellerin a seguito della convocazione .Il governo, ha aggiunto Montebourg, presente alla riunione, vuole essere certo che realmente ci sia stato un problema tecnico oppure ci sia stata una violazione della fiducia degli abbonati attraverso la pubblicazione di messaggi privati".
Le piste finora emerse su quanto accaduto, con la diffusione di messaggi privati degli utenti risalenti al 2007-2009, sono quella del possibile guasto tecnico, della modifica improvvisa della configurazione dei dati che ha spiazzato gli utenti, o della violazione della privacy. La Rete, in particolare Twitter, sono stati invasi di messaggi e testimonianze di utenti francesi ma non solo, che si sono detti vittima del fenomeno.
Il social risponde. Facebook ha parlato di panico immotivato: "Un piccolo numero di utenti", ha affermato un portavoce dell'azienda "hanno espresso le loro preoccupazioni per quelli che hanno ritenuto essere, per errore, messaggi privati apparsi sulla loro bacheca. I nostri ingegneri hanno studiato questi casi e hanno constatato che i messaggi erano in realtà vecchi messaggi 'postati' nelle bacheche che sono sempre stati visibili sul profilo degli utenti coinvolti. Facebook dichiara che non c'è stata alcuna violazione della privacy degli utenti".
Il Cnil: "Le indagini continueranno". La Commissione nazionale francese dell'Informatica e delle Libertà (Cnil), comunica l'intenzione di continuare le sue indagini per capire se i messaggi privati sono stati effettivamente pubblicati nelle bacheche degli utenti. "La Cnil", si legge in una nota, "ha ricevuto lungamente i responsabili di Facebook Francia per chiarire le condizioni di diffusione dei messaggi anteriori al 2009 sui profili degli utenti francesi e la portata di questo fenomeno". L'authority riferisce anche di aver preso contatti "con i rappresentanti di Facebook all'estero". "A questo punto dei colloqui - prosegue la Cnil - emerge che delle indagini complementari devono essere condotte per determinare se dei messaggi privati sono stati effettivamente resi pubblici". Per l'authority, "emerge inoltre che la generalizzazione della nuova funzione Timeline, che rende più facilmente accessibili i vecchi messaggi, abbia contribuito alla confusione degli utenti, i quali sono sempre più consapevoli della necessità di tutelare la loro vita privata on-line".
La Cnil ricorda anche di aver "attirato più volte l'attenzione dei social network sull'importanza di una più grande trasparenza. E il recente studio su Facebook condotto dall'autorità irlandese di protezione per conto del G29 (il gruppo delle authority europee) va del resto proprio in questa direzione", conclude l'Authority.
(25
settembre 2012)
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/09/25/news/privacy_la_francia_incalza_facebook_diano_spiegazioni_sul_bug_dei_messaggi-43253911/
¿Qué?
Francia convoca a Facebook sobre la posible propagación de mensajes privados de
algunos usuarios.
¿Quién?
El gobierno francés a través de la comisión Nacional de Informática y
Libertades.
¿Dónde?
En Francia
¿Cómo?
Los datos personales de los usuarios fueron publicados en Facebook sin ninguna razón
aparente.
¿Cuándo?
Los mensajes datan del 2007 al 2009 la nota se publica el 25 de septiembre.
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